道德经 / Tao te Ching — на китайском и итальянском языках. Страница 2

Китайско-итальянская книга-билингва

老子

道德经

Lao-Tse

Tao te Ching

五十一章

LI. Lavirtu’ che nutre

道生之,德畜之,物形之,势成之。是以万物莫不尊道而贵德。道之尊,德之贵,夫莫之命而常自然。故道生之,德畜之,长之育之,成之熟之,养之覆之。生而不有,为而不恃,长而不宰,是谓玄德。

Il Tao le fa vivere,
la virtù le alleva,
con la materia dà loro la forma,
con le vicende dà loro la completezza.
Per questo le creature tutte
venerano il Tao e onorano la virtù:
venerare il Tao e onorare la virtù
nessuno lo comanda ma viene ognor spontaneo.
Quindi il Tao fa vivere,
la virtù alleva, fa crescere,
sviluppa, completa, matura,
nutre, ripara.
Le fa vivere ma non le tiene come sue
opera ma nulla s’aspetta,
le fa crescere ma non le governa.
Questa è la misteriosa virtù.

五十二章

LII. Volgersi all’origine

天下有始,以为天下母。既知其母,又知其子。既知其子,复守其母。没身不殆。塞其兑,闭其门。终身不勤。开其兑,济其事,终身不救。见小曰明,守柔曰强。用其光,复归其明,无遗身殃,是谓习常。

Il mondo ebbe un principio
che fu la madre del mondo.
Chi è pervenuto alla madre
da essa conosce il figlio,
chi conosce il figlio
e torna a conservar la madre
fino alla morte non corre pericolo.
Chi ostruisce il suo varco
e chiude la sua porta
per tutta la vita non ha travaglio,
chi spalanca il suo varco
ed accresce le sue imprese
per tutta la vita non ha scampo.
Illuminazione è vedere il piccolo,
forza è attenersi alla mollezza.
Chi fa uso della vista
e torna ad introvertere lo sguardo
non abbandona la persona alla rovina.
Questo dicesi praticar l’eterno.

五十三章

LIII. Trarre profitto dalle prove

使我介然有知,行于大道,唯施是畏。大道甚夷,而人好俓。朝甚除,田甚芜,仓甚虚,服文彩,带利剑,厌饮食,财货有余,是谓盗夸。非道也哉!

Se avessimo grande sapienza
cammineremmo nella gran Via
e solo di agire temeremmo.
La gran Via è assai piana,
ma la gente preferisce i sentieri.
Quando il palazzo reale è troppo ben tenuto
i campi son del tutto incolti
e i granai son del tutto vuoti.
Indossar vesti eleganti e ricamate,
portare alla cintura spade acuminate,
rimpinzarsi di vivande e di bevande
e ricchezze e beni aver d’avanzo,
è sfarzo da ladrone.
E’ contrario al Tao, ahimé!

五十四章

LIV. Coltivare e contemplare

善建者不拔,善抱者不脱,子孙祭祀不辍。修之身,其乃德真;修之家,其德有余;修之乡,其德乃长;修之于国,其德乃丰;修之于天下,其德乃普。故以身观身,以家观家,以乡观乡,以国观国,以天下观天下。吾何以知天下之然?以此。

Chi ben si fonda non vien divelto,
a chi ben stringe non vien tolto:
con questa Via figli e nipoti
gli offriranno sacrifici ininterrotti.
Se la coltiva nella persona
la sua virtù è la genuinità,
se la coltiva nella famiglia
la sua virtù è la sovrabbondanza,
se la coltiva nel villaggio
la sua virtù è la reverenza,
se la coltiva nel regno
la sua virtù è la floridezza,
se la coltiva nel mondo
la sua virtù è l’universalità.
Per questo
contempla le persone dalla sua persona,
contempla le famiglie dalla sua famiglia,
contempla i villaggi dal suo villaggio,
contempla i regni dal suo regno,
contempla il mondo dal suo mondo.
Come so che il mondo è così?
Da questo.

五十五章

LV. Il simbolo del mistero

含德之厚,比于赤子。毒虫不螫,猛兽不据,玃鸟不搏。骨弱筋柔而握固。未知牝牡之合而朘作,精之至。终日号而不嗄,和之至。知和曰常,知常曰明,益生曰祥,心使气曰强。物壮则老,谓之不道,不道早已。

Quei che racchiude in sé la pienezza della virtù
è paragonabile ad un pargolo,
che velenosi insetti e serpi non attoscano,
belve feroci non artigliano,
uccelli rapaci non adunghiano.
Deboli ha l’ossa e molli i muscoli
eppur la sua stretta è salda,
ancor non sa dell’unione dei sessi
eppur tutto si aderge:
è la perfezione dell’essenza,
tutto il giorno vagisce
eppur non diviene fioco:
è la perfezione dell’armonia.
Conoscer l’armonia è eternità,
conoscer l’eternità è illuminazione,
vivere smodatamente la vita è prodromo di
sventura,
con la mente comandare al ch’i significa indu
rirsi.
Quel che s’invigorisce allor decade:
questo vuol dire che non è conforme al Tao.
Ciò che non è conforme al Tao presto finisce.

五十六章

LVI. La misteriosa virtu’

知者不言,言者不知。塞其兑,闭其门,挫其锐,解其忿,和其光,同其尘,是谓玄同。故不可得而亲,不可得而疏;不可得而利,亦不可得而害,不可得而贵,亦不可得而贱。故为天下贵。

Quei che sa non parla,
quei che parla non sa.
Chi ostruisce il suo varco,
chiude la sua porta,
smussa le sue punte,
districa i suoi nodi,
mitiga il suo splendore,
si rende simile alla sua polvere,
dicesi accomunato col mistero.
Per questo costui
non può essere attirato
né può essere respinto,
non può essere avvantaggiato
né può essere danneggiato,
non può essere nobilitato
né può essere umiliato.
Per questo è il più nobile del mondo.

五十七章

LVII. Rendere puri i costumi

以正治国,以奇用兵,以无事取天下。吾何以知其然?以此。天下多忌讳,而人弥贫;人多利器,国家滋昏;人多伎巧,奇物滋起;法物滋彰,盗贼多有。故圣人云:‘我无为,人自化;我好静,人自正;我无事,人自富;我无欲,人自朴。’

Quando con la correzione si governa il mondo
con la falsità s’adopran l’armi:
il mondo si regge col non imprendere.
Da che so che è così?
Dal presente.
Più numerosi ha il sovrano
i giorni nefasti e le parole proibite
più il popolo cade in miseria,
più numerosi ha il popolo
gli strumenti profittevoli
più i regni cadono nel disordine,
più numerosi hanno gli uomini
gli artifizi e le abilità
più appaiono cose rare,
più si fa sfoggio di belle cose
più numerosi si fanno ladri e briganti.
Per questo il santo dice:
io non agisco e il popolo da sé si trasforma,
io amo la quiete e il popolo da sé si corregge,
io non imprendo e il popolo da sé s’arricchisce,
io non bramo e il popolo da sé si fa semplice.

五十八章

LVIII. Adattarsi alle vicissitudini

其政闷闷,其人醇醇;其政察察,其人缺缺。祸,福之所倚;福,祸之所伏。熟知其极?其无正。政复为奇,善复为妖。人之迷,其日固久。是以圣人方而不割,廉而不害,直而不肆,光而不曜。

Quando il governo di tutto si disinteressa
il popolo è unito,
quando il governo in tutto si intromette
il popolo è frammentato.
La fortuna si origina dalla sfortuna,
la sfortuna si nasconde nella fortuna.
Chi ne conosce il culmine?
Quei che non corregge.
La correzione si converte in falsità,
il bene si converte in presagio di sventura
e ogni dì lo sconcerto del popolo
si fa più profondo e più durevole.
Per questo il santo
è quadrato ma non taglia,
è incorrotto ma non ferisce,
è diritto ma non ostenta,
è luminoso ma non abbaglia.

五十九章

LIX. Mantenersi nel tao

治人事天,莫若啬。夫唯啬,是谓早服。早服谓之重积德。重积德则无不克,无不克则莫知其极。莫知其极,可以有国。有国之母,可以长久。是谓深根、固蔕、长生、久视之道。

Nel governare gli uomini e nel servire il Cielo
nulla è meglio della parsimonia,
perchè solo la parsimonia antepone l’ottenere.
Anteporre l’ottenere significa accumulare virtù.
Chi accumula virtù tutto sottomette,
quando tutto sottomette
nessuno conosce il suo culmine,
quando nessuno conosce il suo culmine
ei può possedere il regno.
Chi possiede la madre del regno
può durare a lungo.
Questo si chiama
affondare le radici e rinsaldare il tronco,
via della lunga vita e dell’eterna giovinezza.

六十章

LX. Stare nella dignita’ regale

治大国若亨小鲜。以道莅天下,其鬼不神。非其鬼不神,其神不伤人。非其神不伤人,圣人亦不伤人。夫两不相伤,故得交归。

Governare un gran regno
è come friggere pesciolini minuti.
Quando si sovrintende al mondo con il Tao
i mani non mostrano la potenza loro.
Non che i mani non abbiano potenza
ma la potenza loro non nuoce agli uomini,
non che la potenza loro non nuoccia agli uomini
ma il santo non nuoce agli uomini.
Questi due non si nuocciono fra loro,
per questo le virtù loro insieme confluiscono

六十一章

LXI. Lavirtu’ dell’umilta’

大国者下流,天下之交,天下之牝。牡常以静胜牝,以静为下。故大国以下小国,则取小国;小国以下大国,则取大国。故或下以取,或下如取。大国不过欲兼畜人,小国不过欲入事人。此两者各得其所欲,大者宜为下。

Il gran regno che si tiene in basso
è la confluenza del mondo,
è la femmina del mondo.
La femmina sempre vince il maschio con la quiete,
poiché chetamente se ne stà sottomessa.
Per questo
il gran regno che si pone al disotto del piccolo regno
attrae il piccolo regno,
il piccolo regno che sta al disotto del gran regno
attrae il gran regno:
l’uno si abbassa per attrarre,
l’altro attrae perchè sta in basso.
Il gran regno non ecceda
per la brama di pascere ed unire gli altri,
il piccolo regno non ecceda
per la brama d’essere accetto e servire gli altri.
Affinchè ciascuno ottenga ciò che brama
al grande conviene tenersi in basso.

六十二章

LXII. Praticare il tao

道者,万物之奥。善,人之宝;不善,人之所不保。美言可以市尊,行可以加人。人之不善,何弃之有?故立天子,置三公,虽有拱璧以先驷马,不如坐进此道。古之所以贵此道者何?不曰求以得,有罪以勉,故为天下贵。

Ecco che cosa è il Tao:
il rifugio delle creature,
tesoro per il buono,
protezione per il malvagio.
A parlarne con elogio si può tener mercato,
a seguirlo con rispetto si può emergere sugli altri.
Degli uomini malvagi quale può essere respinto?
Per questo si pone sul trono il Figlio del Cielo
e si nominano i tre gran ministri.
Anche se costoro hanno il gran pi
per ottenere precedenza alla loro quadriga,
è meglio che se ne stiano seduti
ad avanzare in questo Tao.
Quale era la ragione per cui gli antichi
apprezzavano questo Tao?
Non dicevano forse: ottiene chi con esso cerca,
con esso sfugge chi è in colpa?
Per questo è ciò che v’è di più prezioso al mondo.

六十三章

LXIII. L’inizio favorevole

为无为,事无事,味无味。大小多少,报怨以德。图难于易,为大于细。天下难事,必作于易;天下大事,必作于细。是以圣人终不为大,故能成其大。夫轻诺必寡信,多易必多难,是以圣人犹难之,故终无难。

Pratica il non agire,
imprendi il non imprendere,
assapora l’insapore,
considera grande il piccolo e molto il poco,
ripaga il torto con la virtù.
Progetta il difficile nel suo facile,
opera il grande nel suo piccolo:
le imprese più difficili sotto il cielo
certo cominciano nel facile,
le imprese più grandi sotto il cielo
certo cominciano nel piccolo.
Per questo il santo non opera il grande
e così può completare la sua grandezza.
Chi promette alla leggera trova scarso credito,
chi reputa tutto facile trova tutto difficile.
Per questo al santo tutto pare difficile
e così nulla gli è difficile.

六十四章

LXIV. Attenersi al piccolo

其安易持,其未兆易谋,其脆易破,其微易散。为之于未有,治之于未乱。合抱之木,生于毫末;九层之台,起于累土;千里之行,始于足下。为者败之,执者失之。是以圣人无为,故无败;无执,故无失。民之从事,常于几成而败之。慎终如始,则无败事。是以圣人欲不欲,不贵难得之货;学不学,复众人之所过。以辅万物之自然而不敢为。

Quello che è fermo con facilità si trattiene,
quello che non è cominciato con facilità si divisa,
quello che è fragile con facilità si spezza,
quello che è minuto con facilità si disperde:
opera quando ancora non è in essere,
ordina quando ancora non è in disordine.
Un albero che a braccia aperte si misura
nasce da un minuscolo arboscello,
una torre di nove piani
comincia con un cumulo di terra,
un viaggio di mille li
principia da sotto il piede.
Chi governa corrompe,
chi dirige svia.
Per questo il santo
non governa e perciò non corrompe,
non dirige e perciò non svia.
La gente nel condurre le proprie imprese
sul punto di compierle sempre le guasta,
se curasse la fine come il principio
allora non vi sarebbero imprese guaste.
Per questo il santo
brama quello che non è bramato
e non pregia i beni che con difficoltà si ottengono,
studia quello che non viene studiato
e ritorna su quello che gli altri han travalicato.
Per favorire la spontaneità delle creature
non osa agire.

六十五章

LXV. La pura virtu’

古之善为道者,非以明人,将以愚之。民之难治,以其多智。以智治国,国之贼;不以智治国,国之福。知此两者,亦揩式。常知揩式,是谓玄德。玄德深远,与物反,然后乃至大顺。

In antico chi ben praticava il Tao
con esso non rendeva perspicace il popolo,
ma con esso si sforzava di renderlo ottuso:
il popolo con difficoltà si governa
poiché la sua sapienza è troppa.
Perciò governare il regno con la sapienza
è la rovina del regno,
governare il regno non con la sapienza
è la prosperità del regno.
Chi sa queste due cose diviene simile al modello,
saper divenire simile al modello
è la misteriosa virtù.
Profonda e imperscrutabile è la misteriosa virtù
e contrapposta alle creature,
ma alla fine arriva alla grande conformità.

六十六章

LXVI. Posporre sé stesso

江海所以能为百谷王,以其善下之,故能为百谷王。是以圣人欲上人,必以言下之;欲先人,必以身后之。是以圣人处上而人不重,处前而人不害,是以天下乐推而不厌。以其不争,故天下莫与之争。

La ragione per cui fiumi e mari
possono essere sovrani di cento valli
è che ben se ne tengono al disotto:
perciò possono essere sovrani di cento valli.
Così chi vuole stare disopra al popolo
con i detti se ne pone al disotto,
chi vuol stare davanti al popolo
con la persona ad esso si pospone.
Per questo il santo
sta disopra ed il popolo non ne è gravato,
sta davanti ed il popolo non ne è ostacolato.
Così il mondo gioisce
di sospingerlo innanzi e mai ne è sazio.
Poiché ei non contende
nessuno al mondo può muovergli contesa.

六十七章

LXVII. Le tre cose preziose

天下皆谓我大,不肖。夫唯大,故不肖。若肖,久矣其细!我有三宝,持而宝之:一曰慈,二曰俭,三曰不敢为天下先。夫慈,故能勇;俭,故能广;不敢为天下先,故能成器长。今舍慈且勇,舍俭且广,舍后且先,死矣。夫慈,以战则胜,以守则固。天将救之,以慈卫之。

Tutti al mondo dicono che il mio Tao è grande
ma che sembra non esser simile a nulla.
Proprio perché è grande
sembra che non sia simile a nulla,
se fosse simile a qualcosa
l’impaccerebbe la sua piccolezza.
Io ho tre cose preziose
che mi tengo ben strette e custodisco:
la prima è la misericordia,
la seconda è la parsimonia,
la terza è il non ardire d’esser primo nel mondo.
Sono misericordioso e perciò posso essere intrepido,
sono parsimonioso e perciò posso essere generoso,
non ardisco d’esser primo nel mondo
e perciò posso esser capo degli strumenti perfetti.
Oggi si è intrepidi trascurando la misericordia,
si è generosi trascurando la parsimonia,
si è primi trascurando di posporsi.
E’ la morte!
Chi è misericordioso
nel guerreggiare è vittorioso,
nel difendere è saldo.
Quei che il cielo vuol salvare
facendolo misericordioso lo preserva.

六十八章

LXVIII. Rendersi eguale al cielo

古之善为士者不武,善战者不怒,善胜敌者不争,善用仁者为下。是谓不争之德,是以用人之力,是谓配天古之极。

Chi ben fa il capitano non è irruente,
chi ben guerreggia non è impetuoso,
chi ben vince il nemico non dà battaglia,
chi bene adopera gli uomini se ne pone al di sotto:
questa è la virtù del non contendere,
questa è la forza dell’adoprar gli uomini,
questo è rendersi eguale al Cielo,
il culmine per gli antichi.

六十九章

LXIX. L’uso del mistero

用兵有言:‘吾不敢为主而为客,不敢进寸而退尺。’是谓行无行,攘无臂,仍无敌,执无兵。祸莫大于轻敌,轻敌几丧吾宝。故抗兵相加,则哀者胜。

Sull’adoperar gli eserciti c’è un detto:
non oso far da padrone e faccio l’ospite,
non oso avanzar d’un pollice e indietreggio di un piede.
Questo vuol dire
che non vi sono truppe da schierare,
che non vi sono braccia da denudare,
che non vi sono armi da impugnare.
Sventura non v’è maggiore che osteggiare alla leggera.
Se osteggio alla leggera
son vicino a perdere quel che m’è più prezioso.
Perciò quando gli eserciti
si mettono in campagna per scontrarsi,
quello che è più pietoso vince.

七十章

LXX. La difficolta’ di intendere

吾言甚易知,甚易行。天下莫能知,莫能行。言有宗,事有君。夫唯无知,是以不我知。知我者希,则我者贵。是以圣人被褐怀玉。

Le mie parole facilmente si intendono
e facilmente si attuano,
ma nessuno al mondo sa intenderle,
nessuno al mondo sa attuarle.
Le mie parole hanno un progenitore,
le mie imprese hanno un principe,
ma appunto perchè non le intendono
non intendono me.
Poiché quelli che mi intendono sono rari
quelli che mi imitano sono da tenere in pregio.
Per questo il santo indossa rozze vesti
e cela nel seno la giada.

七十一章

LXXI. Il difetto della sapienza

知不知上,不知知,病。是以圣人不病。以其病病,是以不病。

Somma cosa è l’ignoranza del sapiente,
insania è la sapienza dell’ignorante.
Solo chi si affligge di questa insania
non è insano.
Il santo non è insano
perchè si affligge di questa insania.
Per questo non è insano.

七十二章

LXXII. Aver cura disé

民不畏威,大威至。无狭其所居,无厌其所生。夫唯不厌,是以不厌。是以圣人自知不自见,自爱不自贵。故去彼取此。

Quando il popolo non teme la tua autorità
allora sopravviene la grande autorità.
Non trovare angusto ciò che ti dà pace,
non disgustarti di ciò che ti fa vivere,
poiché solo chi non se ne disgusta
non disgusta.
Per questo il santo
di sé conosce ma di sé non fa mostra,
di sé ha cura ma di sé non fa pregio.
Perciò respinge l’uno e preferisce l’altro.

七十三章

LXXIII. Quel che lascia agire

勇于敢则杀,勇于不敢则活,知此两者或利或害。天之所恶,孰知其故?天之道,不争而善胜,不言而善应,不召而自来,坦然而善谋。天网恢恢,疏而不漏。

Muore chi nell’osare pone il coraggio,
vive chi nel non osare pone il coraggio:
di questi due l’uno è profitto e l’altro è danno.
Di quel che il cielo ha in odio
chi conosce la ragione?
Per questo il santo reputa difficile il primo.
La Via del Cielo
è di ben vincere senza contendere,
è di ben suscitar risposta senza parlare,
è di ben attrarre senza chiamare,
è di ben divisare con ampiezza.
La rete del Cielo tutto avvolge,
ha maglie larghe ma nulla ne sfugge.

七十四章

LXXIV. Reprimere gli inganni

民不畏死,奈何以死惧之?若使常畏死,而为奇者,吾执得而杀之,熟敢?常有司杀者杀。夫代司杀者杀,是谓代大匠斲。夫代大匠斲,希有不伤其手。

Quando il popolo non teme di morire
a che vale impaurirlo con la morte?
Se faccio si che il popolo sempre tema di morire
e quei che induce in inganno
io possa prenderlo e metterlo a morte,
chi sarà tanto ardito?
Sempre mandi a morte chi ne ha la potestà,
mettere a morte in vece di chi ne ha la potestà
significa maneggiar l’ascia in vece del gran mastro.
Quelli che maneggian l’ascia in vece del gran mastro
raramente non si feriscono le mani.

七十五章

LXXV. I danni della cupidigia

民之饥,以其上食税之多,是以饥。民之难治,以其上有为,是以难治。人之轻死,以其生生之厚,是以轻死。夫唯无以生为者,是贤于贵生。

Il popolo soffre la fame
perché chi sta sopra divora troppe tasse:
ecco perché soffre la fame.
Il popolo con difficoltà si governa
perché chi sta sopra s’affaccenda:
ecco perché con difficoltà si governa.
Il popolo dà poca importanza alla morte
perché chi sta sopra cerca l’intensità della vita:
ecco perché da poca importanza alla morte.
Solo chi non si affaccenda per vivere
è più saggio di chi la vita tiene in pregio.

七十六章

LXXVI. Guardarsi dalla forza

人生之柔弱,其死坚强。万物草木生之柔脆,其死枯槁。故坚强者死之徒,柔弱者生之徒。是以兵强则不胜,木强则共。故坚强处下,柔弱处上。

Alla nascita l’uomo è molle e debole,
alla morte è duro e forte.
Tutte le creature, l’erbe e le piante
quando vivono son molli e tenere
quando muoiono son aride e secche.
Durezza e forza sono compagne della morte,
mollezza e debolezza sono compagne della vita.
Per questo
chi si fa forte con le armi non vince,
l’albero che è forte viene abbattuto.
Quel che è forte e robusto sta in basso,
quel che è molle e debole sta in alto.

七十七章

LXXVII. La via del cielo

天之道,其犹张弓!高者抑之,下者举之,有余者损之,不足者与之。天之道,损有余而补不足;人道则不然,损不足,奉有余。熟能有余以奉天下?其唯有道者。是以圣人为而不恃,功成不处,斯不见贤。

La Via del Cielo
come è simile all’armar l’arco!
Quel ch’è alto viene abbassato,
quel ch’è basso viene innalzato,
quello che eccede viene ridotto,
quel che difetta viene accresciuto.
La Via del Cielo
è di diminuire a chi ha in eccedenza
e di aggiungere a chi non ha a sufficienza.
Non è così la Via dell’uomo:
ei diminuisce a chi non ha a sufficienza
per donare a chi ha in eccedenza.
Chi è capace di donare al mondo
ciò che ha in eccedenza?
Solo colui che pratica il Tao.
Per questo il santo
opera ma nulla s’aspetta
compiuta l’opera non rimane,
non vuole mostrare di eccellere.

七十八章

LXXVIII. Portare il fardello della sincerita’

天下柔弱莫过于水,而攻坚;强莫之能先。其无以易之。故弱胜强,柔胜刚,天下莫能知,莫能行。故圣人云:‘受国之垢,是谓社稷主;受国不祥,是谓天下王。’正言若反。

Nulla al mondo è più molle e più debole dell’acqua
eppur nell’abradere ciò che è duro e forte
nessuno riesce a superarla,
nell’uso nulla può cambiarla.
La debolezza vince la forza,
la mollezza vince la durezza:
al mondo non v’è nessuno che non lo sappia,
ma nessuno v’è che sia capace di attuarlo.
Per questo il santo dice:
chi prende su di sé le sozzure del regno
è signore dell’altare della terra e dei grani,
chi prende su di sé i mali del regno
è sovrano del mondo.
Un detto esatto che appare contraddittorio.

七十九章

LXXIX. Ottemperare ai patti

和大怨,必有余怨,安可以为善?是以圣人执左契,不责于人。故有德司契,无德司彻。天道无亲,常与善人。

Se cancelli un’offesa, ma un po’ offeso
rimani ancora, credi che sia un bene?
Se, per contratto, il saggio è creditore,
dal debitore non esige nulla.
Adempie al proprio impegno chi è virtuoso;
bada agli impegni altrui chi non è virtuoso.
La Via del cielo non fa parentele,
ma sta costantemente con il buono.

八十章

LXXX. Isolarsi

小国寡人,使有什伯之器而不用,使人重死而不远徙。虽有舟轝,无所乘之;虽有甲兵,无所陈之。使民复结绳而用之。甘其食,美其服,安其居,乐其俗,邻国相望,鸡狗之声相闻,民至老死,不相往来。

Piccoli regni con pochi abitanti:
arnesi da lavoro in luogo d’uomini
(sian dieci o cento) il popolo non usi.
Tema la morte e fuori non emigri.
Se anche vi son navigli e vi son carri,
il popolo non tenti di salirvi;
se anche vi son corrazze e vi son armi,
mai e poi mai le tiri fuori il popolo.
E ritorni ad usar nodi di corda;
e trovi gusto in cibi e vesti suoi;
ed ami la sua casa, i suoi costumi.
Se stati vi vedessero vicini
tanto che cani e galli se ne udissero,
invecchino così, fino alla morte
quei due popoli: senza alcun contatto.

八十一章

LXXXI. L’emersione del naturale

信言不美,美言不信。善者不辩,辩者不善。知者不博,博者不知。
圣人不积,既以为人己愈有,既以与人己愈多。天之道,利而不害。圣人之道,为而不争。

Parole autentiche non sono adorne;
parole adorne autentiche non sono.
Colui che è buono, non sfoggia parole,
e chi sfoggia parole, non è buono.
Chi sa di tutto, certo con è saggio;
né chi è saggio, di certo, sa di tutto.
Il vero saggio per sé non provvede:
se si spende negli altri, per sé acquista;
e, più dona, più ottiene per se stesso.
La Via del cielo aiuta, non fa danni;
la Via del saggio agisce senza lotta.